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Vacanza Berlino e la Germania - 2017

Sabato 24/6/2017 - Viaggio: Macerata, Bologna, Berlino (8,9 km a piedi) - Di nuovo in tre e si riparte per Bologna, tutto bene, raggiungiamo nei tempi stabiliti l'aeroporto, nel quale, "ParkinGo" incluso, siamo ormai di casa. Un imprevisto..., ma non ci faremo condizionare. In attesa dell'imbarco, scriviamo queste note. Affronteremo probabilmente una notevole escursione termica: dai 34,5° di Bologna a temperature molto più basse a Berlino, vedremo!

No, non è poi così freddo, si sta bene con un giubbettino. Abbiamo avuto modo di apprezzare l'ottimo servizio ferroviario di Berlino e dintorni, con soli 3,80 € abbiamo raggiunto dall'Aeroporto il centro di Berlino e poi il nostro albergo: Hotel Chateau Berlin. Ci siamo sistemati, poi siamo usciti per la cena e una prima passeggiata per il centro di Berlino.

Domenica, 25 giugno 2017 - Iniziamo questa vacanza con: Tiergarten, Brandenburger Tor, Reichstag, Alexanderplatz, Bundestag (15,9 km a piedi - tot. 24,8 km) - E' tutto da capire, ho, abbiamo una conoscenza assolutamente sommaria di questa città e di questo paese. Avevo l'età di Arianna quando con i miei visitai Stoccarda, nel sud della Germania, e stop, qui si ferma la mia, nostra, insufficiente conoscenza di questa grande nazione, a parte ovviamente la storia,... andiamo a scoprirla!

Una bella lunga passeggiata per Berlino, partendo dall'Albergo, poi per il vasto parco Tiergarten, per arrivare alla Porta di Brandeburgo, un passaggio davanti al Reichstag, il Parlamento tedesco, poi un po' stanchini, decidiamo per l'abbonamento settimanale ai mezzi pubblici di Berlino e iniziamo a scorrazzare con le metro o meglio i treni di superficie, cittadini, di Berlino. Un po' di orientamento e siamo in poco tempo di ritorno in albergo per la partenza del GP di "Formel 1" su RTL. Usciamo ovviamente anche in serata e raggiungiamo, ormai pratici, Alexanderplatz, la piazza simbolo della DDR, ci prende la pioggia, ma non ci perdiamo d'animo, riprendiamo la metro e ci spostiamo quel tanto che basta perché non piova più! Abbiamo la possibilità di un altro giro nel parco, appena bagnato dalla pioggia, con uccellini, scoiattoli e coniglietti che fanno da contorno, bellissimo. Arriviamo fino al Bundestag, da dove riprendiamo la metro e rientramo nella nostra zona nei pressi di Savigny Platz. Cena ai "dodici apostoli" e a nanna.

Lunedì, 26 giugno 2017 - Judisches Museum Berlin e Alexander Platz (14,1 km a piedi - tot. 38,9 km)

E' la volta di un museo, scegliamo quello sulla storia degli ebrei nei secoli in Germania: il Judisches Museum Berlin. Lo raggiungiamo con la metro, una volta recuperato il bb che era rimasto in albergo. Partiamo dalla nostra fermata di Savignyplatz (S7), fino alla fermata Kockstraße, dopo aver cambiato a Friedrichstraße (U6). La visita del museo è capillare, d'altronde è molto attrezzato e racconta il percorso degli ebrei in Germania dal tempo dei romani, fino ai giorni nostri, passando anche per il periodo tremendo durante la dittatura nazista. All'uscita, visita al famoso "Check Point Charlie" e dopo qualche negozietto, Arianna decide di tornare in albergo, l'accompagniamo e noi torniamo in centro per la cena nei pressi del "Rotes Rathaus" e dopo cena in Alexander Platz. Giornata buona, molto intensa, come sempre.

Martedì, 27 giugno 2017 - Zoologischer Garten (13 km a piedi - tot. 51,9 km)

Giornata dedicata ai 20 mila animali dello "Zoologischer Garten", il giardino zoologico più antico d'Europa (1844). Cerchiamo di alzarci un po' prima per anticipare l'ingresso, ma va stanca. Con calma, ci prepariamo, facciamo colazione e poi ci avviamo verso la nostra fermata della metro. Scendiamo alla prima stazione che è appunto "Zoologischer Garten". La giornata è stupenda, serena e in alcuni momenti fin troppo caldo, stiamo benissimo e verde e animali sono sensazionali. Dalle 10,30 dell'ingresso, stiamo fino alla chiusura alle 18 e passiamo in tutte le zone della mappa dello Zoo, fantastica giornata in mezzo al verde e a contatto con gli animali più diversi, anche i pistacoppi di Berlino! Alcuni animali sono effettivamente un po' sacrificati, altri sono in condizioni ideali di spazio, clima e compagnia. Bellissima è la fattoria con gli animali domestici con i quali si può stare, accarezzarli e nutrirli con dei semini lì distribuiti.

Tornati in albergo in TV possiamo vedere entrambe le partite di calcio di semifinale degli Europei Under 21, bella e appassionante Germania - Inghilterra, poi i tempi supplementari a cena da "Capone", proprio il gangster di cattiva fama internazionale. Vince la Germania ai rigori, purtroppo però noi becchiamo per l'ennesima volta dalla Spagna (1-3) e non disputeremo la finale, peccato e buona notte.

Mercoledì, 28 giugno 2017 - Alexanderplatz, Karl Marx Allee, Treptower Park, Schloss Bellevue (14 km a piedi - tot. 65,9 km)

Innanzitutto... Buon anniversario!!! E che anniversario, 20 anni dal quel 28 giugno 1997. Poi, fatta colazione, con calma ci prepariamo, puntiamo al DDR Museum, ma finiamo da tutt'altra parte. Intanto in Alexanderplatz, dove vogliamo salire al 37° piano del grattacielo, da cui si godrà un'ottima vista su Berlino. Ma si entra a mezzogiorno, e allora c'è il tempo, purtroppo o per fortuna, per un'oretta di negozi. Io mi metto paziente ad ascoltare la signora che canta canzoni russe e altre, da soprano, non male! A mezzogiorno saliamo sulla "torre" e il panorama è veramente notevole e dà un'ottima visuale dei luoghi che cominciamo a conoscere: il Reichstag, il Berliner Dom, dove dobbiamo ancora andare, ma ci è noto, la Berliner TV Tower, il Rotes Rathaus, la vicina Marienkirche,... Ridiscesi a terra, Arianna è voluta andare all'evocativa Karl Marx Allee: l'abbiamo percorsa tutta e indubbiamente si "respirano" ancora i trascorsi della DDR. Fortuitamente ci siamo fermati anche in uno dei luoghi simbolo: il Cafè Sibylle, che ha una notevole mostra di documenti della Germania dell'est. Arrivati, passeggiando con calma, alla Frankfurter Tor, realizziamo che proseguire oltre non aggiunge molto alla nostra conoscenza di Berlino e, guida e mappa alla mano, decidiamo di andare al Treptower Park, dove si trova il Monumento ai soldati sovietici (Sowjetisches Ehrenmal), caduti nella battaglia di Berlino (1945). La giornata è stata di gran caldo e sole, contraddicendo le previsioni di tuoni e fulmini, che sono però arrivati verso le 5 del pomeriggio, costringendoci a una rapida ritirata, con l'autobus "265" che ci ha riportato a una stazione della metro (Heinrich-Heine-Str.). Da lì di nuovo alla fermata di Alexanderplatz e poi all'albergo via Savignyplatz.

Fatto un po' di recupero, usciamo di nuovo per una breve escursione allo Schloss Bellevue, residenza del Presidente della Repubblica Federale di Germania, cena da "Kitchen library" e poi a nanna.

Giovedì, 29 giugno 2017 - Zentrum, DDR Museum, Jolly Asiatische Restaurant, M1, 12 Apostel (8,1 km a piedi - tot. 74 km)

Le previsioni meteo sono pessime, quindi appena usciti approfittiamo del fatto che non piove per raggiungere il centro e dare una vista ai bei palazzi e al Berliner Dom, non entriamo, perché non è il giorno deputato alla sua visita e ci dirigiamo questa volta decisi al DDR Museum che è li vicino, così come altri musei quali: il Bode Museum, il Pergamon Museum, il Deutsche Historischen Museum, dove probabilmente andremo domani.

Il DDR Museum è semplice, ma molto esplicativo di quella che era la filosofia di vita e della conduzione collettiva della nazione. Ci si trovano tutti i simboli della Germania dell'Est, dalla Trabant, con simulatore di guida, Arianna dovrà prendere ancora qualche lezione, alle divise, agli strumenti non proprio ortodossi della Stasi, alle modalità lavorative e di conduzione familiare nell'Est Europa. Nel frattempo fuori ha iniziato a piovere pesantemente. Ci tratteniamo quindi finché possiamo, visionando ogni spigolo del Museo, compreso il finto ascensore, con il quale crediamo di andare a un fantomatico 5° piano e invece eravamo solo dall'altra parte della sala! Prima di uscire faccio giusto in tempo, e per fortuna, a comprare l'ultimo ombrello "I love Berlin" che risulterà fondamentale per limitare l'acqua che ci attendeva copiosa. Visto il maltempo, facciamo un pit-stop per pranzo, in un notevole ristorante asiatico, molto curato e apprezzabile. Anche qui ci tratteniamo più che sia possibile per aspettare che spiova, ma oggi proprio non è cosa! E allora, di lì passa il tram "M1" che fa un giro molto lungo verso la parte nord della città, lo prendiamo, ci sistemiamo seduti e pazienti, sempre sperando che al capolinea si possa fare due passi all'aperto. Niente! Intensifica sempre di più e intorno ci gira gente bagnata come pulcini. Andiamo da Georgenstraße, fino a Rosenthal Nord. Non abbiamo il coraggio di accompagnare l'autista nel giro a "U" della metro, ma praticamente risaliamo poco dopo per tornare verso il centro. Di smettere di piovere proprio non c'è possibilità, quindi decidiamo che per oggi va bene così e al primo incrocio con la metro torniamo in albergo. Ma anche la metro subisce i rovesci del temporale, ben due convogli vengono soppressi e teoricamente sostituiti da autobus per via della pioggia. Ma gli autobus sono all'aperto e io non ho alcuna intenzione di uscire all'esterno, con tutta quella pioggia e senza le idee chiare di dove andare. Girovaghiamo per i tunnel coperti, finché un treno si avvia verso la nostra meta. Arrivati a Savigniplatz con i nostri 700 m. da fare fino all'albergo e la pioggia ancora battente, ci risulta più semplice passare i due metri di vicolo che ci portano alla pizzeria dei "12 Apostel". Tavolo ben riparato, cena e di nuovo speranza che smetta. Proprio quando stavamo per finire si sente un altro pesantissimo scroscio,... uffa!!! Tutto sommato riusciamo a coprire i 700 metri senza troppi problemi, grazie a cornicioni e ombrellino a copertura. Lungo la strada vediamo che ci sono situazioni ben peggiori, per l'acqua penetrata nei locali interrati e fronte strada. Anche l'albergo deve avere avuto qualche problema e l'ascensore è fuori uso. Al 2° piano tutto bene e sarà una bella notte di recupero con la pioggia che batte sui vetri, buona notte!

Venerdì, 30 giugno 2017 - Deutsche Historischen Museum (9,2 km a piedi - tot. 83,2 km)

Niente, ha piovuto tutta la notte e non è bastato, piove ancora! Dovremmo fare come consigliano le guide: muoversi rapidamente e dedicarsi ai numerosissimi luoghi al chiuso di Berlino, oggi è la volta del Deutsche Historischen Museum, ospitato nello Zeughaus, considerato l'edificio barocco più significativo di Berlino. Nel Museo è descritta, illustrata e documentata la storia della Germania dal medioevo, alla riunificazione del 1990.

Obiettivo centrato, entriamo alle 11, dopo il giretto obbligato per il centro, e utilizziamo tutto il tempo fino alla chiusura alle 18, ma sarebbe stato necessario anche altro tempo. Assolutamente interessanti questi due piani di storia tedesca che riguardano però anche l'Europa e il mondo. Dichiarano 7.000 oggetti riguardanti oltre mille anni di storia e sono veramente tanti, ben rappresentati e illustrati. Si parte da Carlo Magno, si passa per il Medioevo e le Crociate, i corpi di cavalleria, fra cui risalta il loro "Ordine Teutonico", il periodo della Riforma di Martin Lutero, con le relative dispute belliche, l'assolutismo, l'impatto della Rivoluzione Francese e del dominio di Napoleone, il Congresso di Vienna e Metternich, l'unificazione della Germania con la guerra del 1866, che riguarda anche noi, il periodo di relativa calma e sviluppo prima della Grande Guerra del 1914-18 che, grazie all'intervento americano si chiude con la pesante sconfitta dei tedeschi.

Il piano terra è interamente dedicato alla storia del secolo scorso, denso di accadimenti per la Germania. Gli anni durissimi del primo dopoguerra, conseguenza delle pesanti sanzioni belliche stabilite a Versailles e gli ulteriori smacchi subiti con l'invasione franco-belga della Ruhr. Poi la caduta della Repubbllica di Weimar e l'avvento di Hitler, nelle condizionate elezioni del 1933, con tutte le conseguenze belliche e di sterminio che ne seguirono. Poi l'ulteriore tremendo periodo post-bellico, con la divisione delle due Germanie (BRD e DDR), le due diverse parabole di ripresa post-bellica, la costruzione (13 agosto 1961) e la caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989), la riunificazione (3 ottobre 1990), e la successiva elezione a Cancelliere del paese unificato di Helmut Kohl.

Molto, molto interessante.

Data l'ora, si propone un pranzo-cena all'Irish pub "KilKenny", nei pressi della fermata della metro di Hackescher Markt: amburgher, patate e Guiness, anche qui molto bene!

All'uscita ripiove, c'è un po' di stanchezza e allora la metro è qui, senza bagnarci si ritorna a Savignyplatz. Quando arriviamo ha smesso di piovere e in solitario mi faccio un bel giretto in zona, un bel parco, la biblioteca della Volkswagen, un concerto con pieno di ragazzi…, ma è ora di tornare a vedere la finale degli Europei Under 21, con la Spagna che becca dalla Germania (0-1)!

Sabato, 1 luglio 2017 - Via da Berlino e arrivo a Frankfurt (an der Oder) (14,9 km a piedi, perché oggi avevamo la macchina e l'abbiamo messa in garage! - tot. 98,1 km a piedi e 120 km in macchina)

Sveglia prestino per preparare le valigie, fare colazione ed essere per le 10 alla Hertz a prendere la macchina. Facciamo tutto bene, ma ci mancano molte cose da vedere a Berlino, bisognerà trovare il modo di tornarci! Presa l'auto, una Opel Mokka, torniamo in albergo a prendere i bagagli, poi, impostato il navigatore, si va finalmente al Berlin Dom. Piazziamo la macchina in garage, che fighi eh, e decidiamo che la giornata sarà ancora a piedi e in metro: l'auto per la città di Berlino, con gli straordinari mezzi pubblici che ci sono, è proprio superflua! Al Duomo entriamo, a pagamento (sic!), e scopriamo piano, piano che non lo vedremo. Quell'accesso è per girargli intorno e salire su fino alla cupola, però che vista!!! Prima però ci tocca la cripta, piena di bare, pace all'anima loro, imponenti sì, ma anche un pochino macabre, accompagnate anche da racconti delle vite e morti dei loro occupanti. Poi appunto si sale e la vista del Duomo e di Berlino è sempre più sorprendente.

Alla discesa, Arianna è decisa che si deve andare al Museo della Scienza (e della Tecnica), e quindi niente giro panoramico con il "100", come tutti consigliano. Prima però visitiamo la Marienkirche, la più antica parrocchia di Berlino, praticamente adiacente al Dom.

Usciti metro, dopo metro, raggiungiamo il Museo della Scienza (e della Tecnica), per il quale abbiamo solo 3 orette per la visita, invece che un'intera giornata come meriterebbe. La mamma passa e fa un giretto fuori, noi ci catapultiamo dentro e cerchiamo di fare quanto più possibile con la voce "tedesca" che comincia a chiamarci ben un'ora prima della chiusura! Ne è valsa la pena: un'esposizione di auto, moto e altri mezzi di locomozione, con alcuni pezzi assolutamente validi, come la "500" ibrida degli anni '60. Tutta la parte dedicata alla Scienza, con i computer, a partire dagli antesignani, la rete, i telefoni, la televisione, etc. Poi i padiglioni della Tecnica dedicati: ai treni e alle ferrovie, alla chimica, alla fotografia, al cinema. Di corsa fino alla chiusura, bello!

Poi siamo tornati alla macchina in garage e abbiamo scelto la meta: Frankfurt (an der Oder), una cittadina a 90 km da Berlino, quindi zona est, a due passi dalla vicina Polonia. Si tratta dell'altra Frankfurt, non la città omonima, ma ben più nota, del centro-sud della Germania. Non siamo stati fortunati con il primo albergo che con una cerimonia in corso aveva pieno sia l'albergo, sia il ristorante. E' andata meglio con il secondo, anche se abbiamo dovuto prendere due stanze, e ancora meglio per la cena, presso un'accattivante Steak-House, e ora buona notte, a domani la visita della cittadina.

Domenica, 2 luglio 2017 - Frankfurt an der Oder, Slubice (Polonia) e Dresden (10,7 km a piedi - tot. 108,8 km a piedi /244 km in macchina - tot. 364 km in macchina)

Sveglia, colazione e check-out, poi visita della graziosissima cittadina di Frankfurt an der Oder, ne è valsa assolutamente la pena. Iniziamo dal parco davanti al nostro albergo, il City Park Hotel giusto appunto. Poi visitiamo la chiesa evangelica di Santa Gertrude, adiacente, dove è in azione l'organo e il coro dei partecipanti al rito domenicale. Con la macchina quindi raggiungiamo il centro, dove visitiamo la splendida chiesa di Santa Maria, che incredibilmente negli anni '70 ha rischiato la totale demolizione. Fortunatamente ci hanno ripensato e oggi è un luogo eccelso che accoglie spettacoli e concerti. Visitiamo uno dei numerosissimi musei della città, con quadri di pittori dell'epoca della DDR. A questo punto decidiamo di attraversare il fiume e in buona sostanza di andare in Polonia. Infatti la storia di questa cittadina replica le vicissitudini di molti luoghi di confine che, in conseguenza della guerra, subiscono una brutale divisione in due dell'originaria città. Oggi fortunatamente queste due comunità convivono e collaborano nel loro reciproco sviluppo. Pranziamo in Polonia, a Slubice, ai prezzi molto convenienti dell'economia polacca, dove riscopriamo la quotazione di 1 € per 4 Zlote che equivale a dire anche che i beni costano la quarta parte rispetto a noi, tanto per dire mangiamo con 7 € a testa! Finito il giro polacco con la visita del Collegium Polonicum, ci dirigiamo verso Dresden.

Le autostrade tedesche, ottime perché non si pagano, non hanno nulla da invidiare, in quanto a caos per lavori in corso e restringimenti di carreggiata, a quelle italiane. Per fare poco più di 200 km impieghiamo circa 3 ore. Verso le 19,30 siamo arrivati al nostro Hotel, prenotato lungo la strada on line, ottima esperienza. Ci sistemiamo rapidamente e facciamo un primo giro, completo di concerto di musica classica su maxi-schermo, in centro. Dresden, ricostruita, dopo il bombardamento a tappeto della fine della Guerra nel 1945, è meravigliosa, spettacolare, chiese e palazzi imponenti e scenografici, centro chiuso al traffico, massimamente fruibile, impara Macerata! Giriamo un bel po', finché stanchezza e freschetto, 17°, ci inducono a tornare all'Hotel, buona notte.

Lunedì, 3 luglio 2017 - Dresden e Leipzig (13,9 km a piedi - tot. 122,7 km a piedi/156 km in macchina - tot. 520 km in macchina)

Avvio lentino, andiamo oltre l'Elbe e ci complichiamo l'itinerario. Finalmente lasciamo l'auto e riattraversiamo a piedi il ponte sull'Elbe. Ora possiamo iniziare la visita della città. Il tempo è bello e con la cartina che ho trovato ieri sera possiamo girare ben, bene. Purtroppo non ci aiutano gli zuccheri e all'una e cinque c'è di nuovo bisogno di rifocillarsi.

Io raggiungo il Bruhlscher Garten da dove si gode una splendida vista su Dresden e sull'altra sponda dell'Elbe, dove abbiamo lasciato la macchina. Ed è qui che scrivo queste note. Dall'altra parte dell'Elbe svettano: a sinistra del ponte Carolabrucke il Finanzministerium/Kultusministerium e a destra lo Staatskanzlei.

Appena finito lo spuntino cercheremo invece di raggiungere la Neue Synagoge.

La Synagoge la vediamo solo da fuori, facciamo il lungo fiume e decidiamo di prendere verso Leipzig, dove arriviamo verso le 4,30 del pomeriggio.

Raggiungiamo l'appartamento prenotato e poi usciamo per la città.

Martedì, 4 luglio 2017 - Leipzig e Weimar (10,9 km a piedi - tot. 133,6 km a piedi/188 km in macchina - tot. 708 km in macchina)

Questa volta il programma è ferreo: sveglia, parcheggio coperto per l’auto (8 € per l’intera giornata), Frühstück (colazione) e visita della città.

Troviamo vicina l’importante Thomas-kirche, la chiesa dove Johann Sebastian Bach ha operato per decenni come Maestro cantore. Da lì è facile trasferirsi al Museo dedicato allo stesso Bach, che ci viene offerto gratuitamente, audio-guide incluse. E’ molto bello e completo, lo visitiamo quindi molto accuratamente.

E’ poi la volta del Museo della Stasi, la famigerata polizia segreta della DDR, con tutti i suoi tremendi armamentari di spionaggio, segregazione e tortura. Ingresso gratuito, ma audio-guide essenziali a 5 €.

Scopriamo poi la Casa-Museo di Felix Mendelssohn Bartholdi. Non entriamo per questioni di tempo, perché ormai è ora di raggiungere la nuova meta che sarà Weimar. La strada ha un intoppo e quindi siamo costretti a giri viziosi per ritrovare la giusta via. E’ tempo anche di rifornire l’auto e con sempre tutto inesorabilmente ed esclusivamente in tedesco (alla faccia dell’ospitalità turistica), anche questo non è proprio banale.

Ormai ci siamo impratichiti con “Booking” on line e già per strada prenotiamo il “Park Inn” a Weimar.

All’arrivo scopriamo che è molto bello (4 stelle), ma periferico, il che non è un particolare problema con l’auto.

Check-in, bagagli in stanza (2 al prezzo di 1, perché quelle da 3 erano complete) e via, verso il centro, in modo particolare per la cena.

L’impressione è che Weimar sia un po’ più modesta delle altre città visitate, vedremo domani alla luce del sole.

Mercoledì, 5 luglio 2017 - Weimar ed Erfurt (15 km a piedi - tot. 148,6 km a piedi /51 km in macchina - tot. 759 km in macchina)

Colazione luculliana del Park Inn (quotata ben 12,50 €) e via alla scoperta di Weimar.

Anche Weimar invece è più che dignitosa, vivibile il centro pedonale. Dopo aver prontamente lasciato l’auto in uno dei numerosi parcheggi coperti (8 € per tutto il giorno), giriamo tra la casa di Goethe, quella di Schiller e quella di Liszt. Visitiamo la Stadtkirche St. Peter und Paul (Henderkirche), prendiamo quindi informazioni per Buchenwald, verso cui ci dirigeremo presto, considerandola una meta irrinunciabile. Abbiamo tempo di vedere da fuori la Rathaus, il monumento di Goethe e Schiller nella splendida Theater-platz, con sullo sfondo il Teatro stesso. Passiamo anche nei pressi del Ginkgo-Museum, dove contavo di incrociare Diabolik, ma non l’ho visto: forse indossava una delle sue maschere. Caffettino della moglie da “Lavazza” e ci avviamo, ripercorrendo tutto il centro, a recuperare l’auto. In breve raggiungiamo la zona del Campo di Concentramento di Buchenwald. E’ immenso e tragico, le nostre, la mia e delle due donne, strade si dividono e preferisco, visto anche il poco tempo a disposizione, girare da solo per le varie zone ed esposizioni del Campo, così da meglio riflettere sul tutto. Tre ore e mezzo di intenso girovagare e pensare. Alle 18,05, il Campo, come tutto in Germania, chiude alle 18,00, ricompare Cinzia, trafelata, con le due audio-guide da riconsegnare. Fortunatamente all’ufficio informazioni debbono essere allenati e prolungano fino alle 18,20, comunque il documento da ritirare era l’ultimo.

In macchina decidiamo la nostra prossima meta, diamo ascolto al gelataio sardo di Weimar che ci aveva consigliato la vicina Erfurt.

Ci arriviamo in breve, dopo aver prenotato nuovamente con “Booking”, aggiudicandoci anche uno sconto di 15 € + 15 €, grazie al fatto di aver io presentato mia moglie come nuovo utente.

Arriviamo facilmente in Hotel, lasciamo i bagagli e facciamo il nostro primo giro serale per la graziosa cittadina. Cena all’ennesimo ristorante italiano, ieri “Pizzeria Napoli” e oggi “Roma”. Finito, constatato ancora una volta i notevoli servizi pubblici tedeschi, in centro si incrociano contemporaneamente dalle diverse direzioni 3-4 tram e anche un autobus, ce ne torniamo in Hotel per la nanna. Buona notte!

Giovedì, 6 luglio 2017 - Erfurt e ritorno a Berlin (12,1 km a piedi - tot. 160,7 km a piedi /299 km in macchina – tot. 1.058 km in macchina)

Colazione al B & B, bagagli in auto e iniziamo a piedi il giro di Erfurt. Subito la 1^ tappa: la Reglerkirche, incluso assaggio di musica d’organo.

Inframezzato dai negozietti, arriviamo al centro cittadino (Anger) e da lì alla Lorenz-kirche. Erfurt è densa di chiese, raggiungiamo già la 3^ Barfüßer-. Maestosa all’esterno, all’interno è completamente sguarnita e in abbandono, con squarci sul soffitto e breccino ed erbe che ci crescono spontanee, al posto del pavimento. La parte dell’abside invece è stata recuperata e in essa ricavato un altare con un centinaio di posti a sedere.

Quattro passi, un mulino ad acqua, con annesso museo e 4^ chiesa, evangelica, maestosa: la Predigerkirche, ci forniscono la guida in italiano e ci consigliano di prenderci “qualche minuto per poter lasciare a questo spazio architettonico di farsi sentire da te in tutta la sua ampiezza e in tutta la sua spiritualità”.

Poi il “Dom” di St. Marien, impressionante, gigantesco, con una scalinata da arrampicatori. Tre navate enormi, organo proporzionato all’intera grandezza.

A fianco la St-SeveriKirche che con il Dom completa lo scenario monumentale della Domplatz.

Usciti, ci dirigiamo decisi verso la “cittadelle”, la notevole fortificazione che domina e cinge per una buona parte la città. All’interno, molto vasto anche questo, per trovare la toilette, scopriano un’altra esposizione sulla storia della DDR. Ma già la visita esterna è molto impegnativa, quindi proseguiamo, attraversando tutto il parco e godiamo della meravigliosa vista sulla città. Ridiscendiamo e troviamo la chiesa di Sant-Andrea (Andreaskirche).

Segue una fugace, e a pagamento, visita alla Nuova Sinagoga, che offre la visione museale di oggetti interessanti e di valore.

Quindi, un progetto quasi impensabile, faremo uno sforzo, ci “spareremo” poco meno di 300 km, per tornare a Berlino e avere così un’altra giornata intera per la grande capitale tedesca, nella quale ormai ci muoviamo con grande disinvoltura. L’adrenalina, l’emozione e anche la strada buona fanno sì che si viaggi molto bene verso la meta. Tramite “Booking” prenotiamo una struttura “OK” che per le due notti rimanenti ci applica un’ottima quotazione: la migliore di tutta la vacanza. Il parcheggio, come promesso, è “free and save”, così la “Mokka” potrà riposarsi fino alla ripartenza dell’8/7, mentre noi gireremo vorticosamente con gli attrezzatissimi mezzi pubblici di Berlino, per la modica cifra di 7 € giornalieri, a testa (metro, autobus e tram a go, go!).

Cenetta nei pressi, verso la periferia, avendo sbagliato la direzione, ma tant’è!

Buona notte.

Venerdì, 7 luglio 2017 - Berlin, all day long (13,2 km a piedi - tot. 173,9 km a piedi /0 km in macchina - tot. 1.058 km in macchina)

Tutto in un giorno. Di nuovo pioggia, poi, evviva, sole a palla, poi nel pomeriggio ancora pioggia e poi sereno in serata.

E' finalmente la volta del "Dom", possiamo entrare... ripagando il biglietto!!!

Poi proviamo il "100", come suggerito da tutte le guide, ma il giretto è breve, avremmo dovuto riprenderlo per la direzione opposta, ma non ce n'è stato il tempo.

All'ora di pranzo, per accordo preso, le strade si dividono: le signore per negozi in Friedrichstraße e io libero per la città.

Torno sui miei passi, il "Dom", poi verso il Reichstag, la Brandenburger Tor e poi il tram. Percorro il giro completo del "4" verso la periferia, torno con il "5" che rientra un po' più a sud, verso il centro. Nel durante piove, anche molto, ma, quando scendo nell'Alexanderplatz ha smesso e si sta benissimo. Metro e ricongiungimento alle 19, più o meno come stabilito, nella stessa Friedrichstraße.

Torniamo insieme all'albergo, per depositare pacchetti e pacchettini e rifocillarci. Quindi la preparazione dei trolley, stracolmi. Quello di Cinzia cede e devo produrmi in un eccellente lavoro di rammendo, grazie al “necessarie” del Mercure che Cinzia si è tenuto.

La cena ci dà l'opportunità di un bel dialogo con il trattore di Vicenza, che da vent'anni sfama "italiano" i tedeschi di buon palato. Ci consegna un saluto per le nostre belle Marche, dove si ripromette di venire non appena tornerà in Italia.

Per noi rimane la notte e il viaggio di ritorno.

Sabato, 8 luglio 2017 - Berlin, Bologna, Macerata (3 km a piedi - tot. 176,9 km a piedi, circa 12 km medi al giorno, non male! /20 km in macchina - tot. 1.078 km in macchina)

Si torna. Una timetable ferrea e ben rispettata, non sbagliamo nulla e alle 6 del pomeriggio siamo a casa, dai nonni, da Peach e Poldo, da Putin,... e da Morris, che ricompare dopo 15 giorni appena mettiamo piede a terra.

Tutti contenti per una splendida vacanza!

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